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E-commerce e Fashion: shopping del futuro

22 Maggio 2011

Affluence Collaborative survey 2011

Miu Miu, casa di moda della stilista Miuccia Prada, è stato solo l’ultimo marchio in ordine di tempo ad entrare nel mondo dell’e-commerce: dal 6 aprile infatti, contemporaneamente negli Stati Uniti, in Giappone e in 17 paesi europei, l’intera collezione del marchio italiano, può essere acquistata online.

Lo stesso aveva fatto Hermés, la lussuosissima maison francese, che a gennaio è approdata nel mondo del web con il suo web store.

E se brand come questi, che hanno un target davvero alto, scelgono di proporre ai propri clienti l’acquisto online, vuol dire che le potenzialità di vendita degli e-store sono finalmente state comprese.

Ormai si compra solo su Internet? No. O almeno, non sempre.

Perché, se da una parte c’è ancora chi ama acquistare personalmente, dall’altra c’è stato un profondo e radicale cambiamento negli ultimi anni nelle abitudini dei consumatori, che sempre più spesso scelgono di accorciare tempi e distanze e creare con il marchio una connessione, magari tramite i social network.

Basta diventare fan della propria marca preferita su Facebook, follower su Twitter, o anche iscriversi al gruppo creato su Linkedin per “essere sottoposti” a messaggi che la promuovono. E a quel punto… l’acquisto diventa più semplice.

I risultati di uno studio di AffluenceCollaborative (febbraio 2011) su un target di persone abbienti: coloro che sono fan di un marchio su un social network, soprattutto le donne naturalmente, sono più propensi a comprare, sia che lo facciano online che recandosi direttamente al negozio. Dimostrazione che alcuni marchi sono effettivamente usciti vittoriosi dalla sfidatramodernitàetradizione, riuscendo a coniugare lusso, esclusività e condivisione con il pubblico.

Ma perché seguire i brand sui social network? Per ottenere sconti e offerte, per essere sempre informati sulle novità della marca, ma anche perché ci si riconosce in quella marca con cui si vuole esprimere un’affinità, quella che passa attraverso il “like” di una pagina Facebook.

Quale potrà essere quindi il futuro dell’e-commerce, integrato alla presenza dei marchi sui Social Network?

3 commenti leave one →
  1. 23 Maggio 2011 18:03

    Buona domanda con tante risposte. Fino a un paio di anni fa marche e marchi non consideravano la vendita online, al punto da intervenire per impedirla, ritenendola non consona.
    Oggi arrivano tutti.
    Se le persone usano la rete per la ricerca, non essere presenti con una proposta di vendita e solo con il sito vetrina (magari in flash…) è come non esserci.
    Per cui un primo aspetto è: fissare la presenza nel principale motore di ricerca – la testa del consumatore.
    Poi c’è anche la voglia, più o meno manifesta, di superare l’intermediazione commerciale, anche se su questo versante ho dei dubbi, Ma non si può sottovalutare come la struttura della distribuzione stia rapidamente cambiando e le aziende non possono solo guardare. Molto interessante è, per esempio, l’apertura di uno store su eBay.co.uk ufficiale di BMW per vendere ricambi originali e garantiti dalla casa madre.
    Sulla identificazione tra consumatore e brand tramite i socialmedia credo ci sia molto da dire e molto da fare.

  2. 24 Maggio 2011 12:42

    Farsi trovare online è sicuramente un aspetto indispensabile per i marchi e gli e-store danno una mano in questo, ma anche la presenza del marchio sui social network lo è perché avvicina il consumatore, che ha più possibilità di entrare, anche per caso, in contatto con informazioni, novità, ecc e quindi di interessarsi e comprare. E’ una strategia che funziona 😉

  3. diletta permalink
    10 giugno 2011 14:49

    come ha già detto Giovanni Cappellotto è una bella domanda che può trovare tantissime risposte, in base al punto di vista da cui si vuol partire.
    Secondo me essere on line per un brand oggi è fondamentale, ma ancora di più loo è essere attivi. Troppo spesso si trovano siti di aziende trascurati e poco aggiornati.
    L’E- commerce è un ottima opportunità, ma sicuramente va migliorata e gestita, e forse ancor di più va capita, sia da parte dei consumatori che delle stesse aziende.
    Negli ultimi anni gli acquisti on line, secondo le statistiche, sono cresciuti; ma sempre più spesso, e in particolare per la moda, colgo il mal cotento del consumatore che non potendo provare il capo spesso rimane deluso….molti preferiscono magari fare l’esperienza sicura nel punto vendita e poi acquistare on line.
    La presenza dei brend sui social network oltre ad umentare la visibilità ha creato condivisione e secondo me potrà aiutare alla nascita di nuove lovesmark 😉
    c’è ancora tanta strada da fare e tanti parametri da valutare, ma sicuramente è un ottima strategia.

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